Passo 7: valutare le restanti variabili

Altre variabili che è necessario valutare includono:

  • Temperatura – lavoratori in camera bianca indosseranno camici o tute sopra i loro abiti normali per ridurre la generazione di particolato e quindi la potenziale contaminazione. A causa di questo abbigliamento in più, è importante mantenere una temperatura più bassa per il comfort dei lavoratori. Un intervallo di temperatura tra 19°C e 21°C offrirà condizioni confortevoli.
  • Umidità – A causa di elevato flusso d’aria in camera bianca, si sviluppa una grande carica elettrostatica. Quando il soffitto e le pareti hanno una alta carica elettrostatica e l’ambiente ha una bassa umidità relativa, il pulviscolo si attaccherà alle superfici. Quando l’umidità relativa aumenta, la carica elettrostatica viene scaricata e tutto il particolato catturato viene rilasciato in un breve periodo di tempo, mandando la camera bianca fuori specifica. Inoltre, un’alta carica elettrostatica può danneggiare anche i materiali sensibili alle scariche elettrostatiche. E’ importante mantenere l’umidità relativa sufficientemente alta per ridurre l’accumulo di cariche elettrostatiche. Un’umidità relativa del 45% +5% è considerato un livello di umidità ottimale.
  • Laminarità – processi molto critici potrebbero richiedere un flusso laminare per ridurre la possibilità che i contaminanti entrino nel flusso d’aria tra il filtro HEPA e il processo stesso. Lo standard IEST # IEST-WG-CC006 fornisce i requisiti di laminarità del flusso d’aria.
  • Scariche elettrostatiche – Oltre l’umidificazione, alcuni processi sono molto sensibili ai danni dovuti a scariche elettrostatiche ed è necessario installare a terra dei pavimenti conduttivi.
  • Livelli di rumore e vibrazioni – Alcuni processi di precisione sono molto sensibili al rumore ed alle vibrazioni.

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